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Visualizzazione dei post con l'etichetta Rodari

Costruiamo il corpo umano con...

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 Dopo la lettura del libro di Rodari "La passeggiata di un distratto" abbiamo realizzato su un cartellone l'immagine di Giovannino.  In un secondo momento,  usando come modello un compagno steso sulla carta, abbiamo realizzato  una figura umana :  abbiamo disegnato prima  il contorno e poi i dettagli (occhi, naso, bocca, capelli, mani, piedi). Successivamente abbiamo provato a ricostruire la figura umana usando anche materiali come: cerchio, bastoni, cubi.  Ecco un breve video:

L'omino dei sogni

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Durante la settimana dedicata alle letture di libri di G. Rodari, i grandi della scuola secondaria - classe 2a guidati dalle prof. Brazzelli ed Esposito, hanno proposto la drammatizzazione del racconto: "L'omino dei sogni" L’omino dei sogni  che buffo tipetto!  Mentre tu dormi  senza sospetto , ti si mette accanto al letto  e ti sussurra una parola:  “Vola!”   E tu non domandi nemmeno : “con che?”  Uno due tre: sei nell’arcobaleno, aggrappato ad un ombrello, e scivoli bel bello dal verde al rosso al giallo, e a cavallo del blu scendi giù, giù, giù…  Ecco il mare: finirai con l’affogare!  Ma l’omino è lì apposta, all’orecchio ti si accosta, e ti sussurra : “Presto! Ecco i banditi!  Scappa lesto lesto!” O cielo, i banditi di nero vestiti, con la maschera sul viso e un satanico sorriso tra quei baffoni… Ti puntano i tromboni e pum! fanno pum! pum! pum! Tu scappi, sei ferito al naso oppure al dito, e già ti manca il cuore, sei preso, che orrore! Macchè! Non succederà

Settimana di letture dedicate a Gianni Rodari

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Durante la settimana le insegnanti hanno proposto ai bambini la lettura di testi di G.Rodari:  e altre ancora......... La biblioteca scolastica riapre al prestito: Le insegnanti drammatizzano un testo di Rodari : - C'era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo. - No, Rosso! - Ah, sì, Cappuccetto Rosso. La sua mamma la chiamò e le disse: Senti, Cappuccetto Verde... - Ma no, Rosso! - Ah, sì , Rosso. Vai dalla Zia Diomira a portarle questa buccia di patata. - No: vai dalla nonna a portarle questa focaccia. - Va bene. La bambina andò nel bosco e incontrò una giraffa. - Che confusione! Incontrò un lupo, non una giraffa. - E il lupo le domandò: Quanto fa sei per otto? - Nente affatto. Il lupo le chiese: Dove vai? - Hai ragione. E Cappuccetto Nero rispose... - Era Cappuccetto Rosso, Rosso, Rosso! - Sì, e rispose: Vado al mercato a comperare la salsa di pomodoro. - Neanche per sogno: Vado dalla nonna che è mal

Festa di Carnevale

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Drammatizzazione a cura delle insegnanti Maria e Fiorella. Ispirata liberamente al libro di G.Rodari "A sbagliare le storie"  Sono nostri ospiti i bambini della classe prima della scuola Primaria Pertini, accompaganti dalle maestre Antonella C.e Giovanna F. Seguono balli animati  e tradizionale lancio di stelle filanti.

La passeggiata di un distratto

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Il libro di Gianni Rodari ci racconta la storia di un bambino molto distratto che perde parti del suo corpo passeggiando per strada. - Mamma, vado a fare una passeggiata. - Va' pure, Giovanni, ma sta' attento quando attraversi la strada. - Va bene, mamma. Ciao, mamma. - Sei sempre tanto distratto. - Si', mamma. Ciao, mamma. Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione. Ogni tanto si ferma e si tocca. - Ci sono tutto? Si, - e ride da solo. E così' contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi s'incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai. Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera: - Ma che distratto, sei. Vedi? Hai già perso una mano. - Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono. Si mette a cercare la mano e invece trova un barattolo vuoto. Sarà

Ricordando GIANNI RODARI ... a 30 anni dalla sua morte

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Gianni Rodari con i bambini di una scuola La nostra scuola è intitolata allo scrittore per l'infanzia Gianni Rodari. Gianni Rodari è nato a Omegna (Novara) nel 1920, è stato insegnante elementare, poi giornalista. Ha cominciato a scrivere per i bambini su un quotidiano, per una rubrica domenicale, e quasi per caso si è trovato ad avere un intero libretto di filastrocche. Poi si è dedicato più intensamente alla letteratura infantile, rifacendo per suo conto studi di pedagogia, didattica, psicologia: scrivendo parte sempre da una immagine della fantasia, ma ritiene che una buona preparazione culturale sia necessaria perché la fantasia risulti nutrita di realtà, di idee e l'avventura risulti - non per programma, ma per forza di cose - educativa. Nel 1970 vince il massimo premio internazionale di letteratura infantile, il premio Andersen. Il nome e l'opera di Rodari diventano noti  in tutto il mondo. Muore a Roma il 14 aprile 1980 . ALCUNE FRASI DI RODARI : …I