LA GIOBIA

Giovedì 26 gennaio, ultimo giovedì del mese, a Busto e nel varesotto si brucia la Giobia.
I bambini hanno preparato a casa , con l'aiuto dei genitori e dei nonni, dei fantocci di stoffa imbottiti di giornali, carta o paglia. Li abbiamo poi accatastati insieme a quelli delle primarie per un unico falò , in mattinata, davanti alla scuola .

 



Secondo la leggenda, la Giubiana era una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Viveva nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non metteva mai piede a terra, ma si spostava di albero in albero. Così osservava tutti quelli che entravano nel bosco e li faceva spaventare, soprattutto i bambini. E l'ultimo giovedì di gennaio andava alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganega (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l'acquolina in bocca. La Giubiana sentì il buon odore , corse con la sua scopa  verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Giubiana non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.

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