Festa di Natale

Liberamente ispirata al libro di Attilio Cassinelli "Dicembre.L'albero di Natale"ed.Giunti ,L'albero di Natale 
 la drammatizzazione per festeggiare il Natale.
Era la vigilia di Natale. C’era tanta neve e nel cielo brillava la stella cometa. Quando Samuele il coniglio e Felice il castoro vennero a cercarlo, Bob il cane abbaiava allegro la canzone natalizia che aveva appena inventato: “E’ già scesa la neve che imbianca le case. Ha già messo la coda una stella speciale… Evviva, evviva: domani è Natale!”.

Samuele il coniglio e Felice il castoro dissero a Bob che andavano nel bosco a prendere un abete per fare l’albero di natale. “Che bella idea!” disse Bob. “Posso venire anch’io?”. “Certo, così ci darai una mano!”: poco dopo, i tre amici  si misero in cammino verso il bosco di abeti.

Nella sua cucina, intanto, Milli aveva già preparato la farina, le uova, il latte e il miele: voleva fare una bella sorpresa ai suoi amici, quella sera.
Titta e Meo, i topini, con orsetto rosso, Pericle il gatto e Daniele lo scoiattolo, si davano da fare anche loro per preparare la festa. “ci vuole un po’ di frutta”  disse Meo. “Io e Titta portiamo le pere”. “Io porto le mele” disse orsetto rosso. “Io le arance” disse Pericle. “E io le castagne”  disse Daniele.

Sulla via del bosco, Felice, Samuele e Bob si trovarono presto in difficoltà. Più si allontanavano dalla fattoria e più la neve, che cadeva fitta, diventava alta. I tre amici vi sprofondavano e camminavano a fatica. Ogni tanto si fermavano per riposarsi. “Non arriveremo mai al bosco degli abeti” disse Felice il castoro. “Torniamo indietro” disse Samuele. “Taglieremo un albero della fattoria”  concluse Bob il cane.
Alla fattoria c’erano tanti alberi. “Qualsiasi albero, anche spoglio, una volta addobbato sarà bello. Ma quale abbattere? La robinia?” chiese Felice il castoro. “No, la robinia no” rispose Bob. ”Con i fiori della robinia, le api fanno un buon miele. Ma possiamo tagliare il gelso; nessuno alleva piu’ i bachi da seta, ormai…” “No,il gelso no”  disse Felice il castoro. “All’ombra del gelso, Tristano il bassotto fa il pisolino dopo colazione, quando d’estate il sole e’ caldo. Semmai taglieremo il pioppo”. “No, il pioppo no” rispose Samuele. “Il pioppo ripara dal vento la stalla di Arrigo il cavallo, e Arrigo teme le correnti d’aria. Semmai taglieremo il frassino…”.
“No, il frassino no” rispose Felice. “Sul frassino ci fa il nido la Checca. Semmai taglieremo il pero o il melo o il pesco…” “No, no e no” fecero in coro Bob e Samuele. “A noi piace la frutta!”. “Anche a me” concluse Felice scuotendo la testa: “Che fare, allora, se gli alberi sono tutti utili?”. Ma dopo un breve silenzio,Felice esclamò: “C’è l’abete, il grande abete di Milli  e non ci sarà bisogno di tagliarlo!”. “E’ vero: quello andrà benissimo!” gridarono Bob e Samuele. “Su, chiamiamo gli altri!”.


Proprio in quel momento stavano arrivando alcuni amici. Trainavano una slitta con una grossa cesta colma di frutti. Erano Titta e Meo con Orsetto rosso, Pericle e Daniele. In casa, intanto, Milli aveva già finito i suoi preparativi per la festa. Improvvisamente, entrarono Bob e Samuele: “Milli, Milli” gridarono. “Vieni a vedere che bella sorpresa ti abbiamo preparato”. Milli aprì l’uscio, guardò fuori e vide una cosa meravigliosa: il suo grande abete era diventato il più bell’albero di Natale che avesse mai visto!

“Anch’io ho preparato una bella sorpresa per voi!” disse Milli. Infatti, quando tutti gli amici furono riuniti, compreso il gufo saggio e Tristano il bassotto, Milli apparve con una gigantesca torta. “E’ davvero la più grande e bella torta che si sia mai vista” disse Pericle. “Avrà certo un sapore squisito perché l’ha fatta Milli!”  disse Orsetto rosso.


“Guardate, guardate la finestra!” gridò Daniele lo scoiattolo. “Il nostro albero e’ come se fosse in casa  ed e’ un albero vivo : nessuno lo ha tagliato!”  “Sapete che cosa vi dico?” disse allora il gufo saggio. “Con un albero così, e con tanti amici così intorno alla torta, questo e’ davvero il più bel Natale! Chi vuole la prima fetta?”

A questo punto, mancava solo l'arrivo di Babbo Natale : che infatti non si fece attendere . 
Finalmente ... era arrivato veramente Natale !

 





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