Matilde e il fantasma - drammatizzazione di carnevale


Drammatizzazione liberamente ispirata al libro "Matilde e il fantasma " di Wilson Gage .
 Matilde ama la campagna, ma la vita in fattoria  è  molto faticosa.

Le giornate iniziano all'alba, una robusta colazione e via nel pollaio a dar da mangiare alle galline - e a prendere le uova - poi nella stalla ad accudire le mucche e alle scuderie per strigliare i cavalli, poi nell'orto a raccogliere le verdure fresche.

Queste mattinate intense si concludono però con un pranzo degno di un re preparato con i prodotti della sua fattoria .
La sera dopo cena va a letto presto - alla fattoria infatti non c'è il televisore - . Quando Matilde raggiunge la sua camera e si corica nel letto è molto stanca .Tuttavia non riesce a dormire.

Matilde non crede ai fantasmi, ma quei rumori di stoviglie dalla cucina e quegli scricchiolii sui pavimenti di legno non sembrano lasciare molti dubbi.


Elabora quindi un piano d'azione: prima di andare a letto  lega con dei lacci di cuoio le antine della dispensa  e  cosparge il pavimento di farina tutto intorno alla dispensa ed al tavolo.

Anche quella notte, rumori e scricchiolii riempiono le orecchie di Matilde: vorrebbe alzarsi e correre in cucina per cogliere  sul fatto chi fa quei rumori, invece rimane rannicchiata in silenzio nel letto fino all'alba.
Si alza e raggiunse di corsa la cucina e, accidenti, sulla farina non c'è alcun segno e la dispensa è perfettamente ordinata e chiusa.

Matilde si inventa una serie di stratagemmi per cacciare il fantasma , ma nessuno funziona .

Allora scrive una lettera chiedendogli di lasciare la sua casa : il fantasma ci rimane molto male e comincia a piangere singhiozzando da far pena.
Che fare ? In fondo lui abitava in quella casa ancora prima di Matilde. Matilde non ha più il cuore di scacciarlo , lo lascerà scorazzare e per dormire metterà i tappi nelle orecchie.






 




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