La Giobia

Come vuole la tradizione bustocca, l'ultimo giovedì di gennaio si brucia la Giobia .
I bambini hanno preparato a casa i fantocci .
In mattinata li abbiamo ammucchiati insieme ai fantocci della scuola primaria Pertini .
Con il fuoco simbolicamente bruciamo l'inverno, il freddo e le paure ad essi collegati.

La leggenda : La Giobia è una strega, spesso magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse. Vive nei boschi e grazie alle sue lunghe gambe, non mette mai piede a terra, ma si sposta di albero in albero. Così osserva tutti quelli che entrano nel bosco e li fa spaventare, soprattutto i bambini. E l’ultimo giovedì di gennaio va alla ricerca di qualche bambino da mangiare. Ma una mamma, che voleva molto bene al suo bambino, le tese una trappola. Preparò una gran pentola piena di risotto giallo (zafferano) con la luganiga (salsiccia), e lo mise sulla finestra. Il profumo era delizioso, da far venire l’acquolina in bocca. La Giobia sentì il buon odore e corse con la sua scopa, verso la pentola e cominciò a mangiare il risotto. Il risotto era tanto ma era così buono, che la Giobia non si accorse che stava per arrivare il sole. Il sole uccide le streghe, così il bambino fu salvo.
(fonte : Wikipedia)

La Giöbia a Busto Arsizio

La Giöbia è una festa tipica della città di Busto Arsizio e dintorni. L'ultimo giovedì di gennaio decine di fantocci raffiguranti una donna vecchia e di brutto aspetto vengono bruciati da chiunque. Questa festa simboleggia l'addio all'inverno e alle brutte cose accadute l'anno precedente. Inoltre, nella piazza principale della città, piazza San Giovanni Battista, vengono offerti polenta e risotto con la luganiga, simbolo di fertilità.
(fonte : Wikipedia)

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